Se telefonando…io guido

È di questi giorni la notizia, ampiamente diffusa sui social network, secondo la quale a breve entrerebbe in vigore il nuovo Codice della Strada, al cui interno sarebbe stato modificato l’articolo relativo all’utilizzo del cellulare durante la guida e il cui testo sanzionerebbe “chiunque verrà sorpreso alla guida del veicolo, anche se è fermo ai semafori o agli stop, con il cellulare o altri apparecchi” con il “ritiro immediato della patente e una multa da € 180 fino a € 680 (…). Non solo. Si legge, ancora, nel messaggio ricevuto ormai da migliaia di persone che “il fatto di avere il telefono in mano e parlare attraverso il vivavoce dello stesso, comporta ugualmente la sanzione. A cui andrà aggiunta la sanzione guida con una mano da € 161 e 5 punti in meno”.

La notizia è, in realtà, falsa o, meglio, non corretta.

In primo luogo, non uscirà, a breve, alcun nuovo Codice della Strada. L’articolo relativo all’utilizzo del telefono alla guida rimarrà, perciò, invariato ancora per diverso tempo.

La normativa attuale

Secondo il testo attuale, dunque, ecco quello che rischia realmente chi viene fermato mentre utilizza uno smartphone o altro “apparecchio radiotelefonico” alla guida di un veicolo (art. 173, comma 2 Codice della Strada):

  • sanzione ammnistrativa da € 161,00 a € 647,00;
  • sospensione della patente di guida da 1 a 3 mesi, ma solo nel caso in cui si tratti della seconda violazione commessa nel biennio;
  • decurtazione di 5 punti dalla patente.

La sanzione per “guida con una mano”

Per quanto riguarda, poi, l’aggiunta di una sanzione per “guida con una mano”, sono necessarie alcune precisazioni. La norma cui potrebbero richiamarsi gli agenti accertatori per elevare una simile sanzione sarebbe l’art. 141, comma 2: “Il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l’arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile”.

Tuttavia, perché possa ritenersi configurata tale violazione, è necessario che il fatto di aver tolto una mano dal volante comporti per il conducente una vera e propria privazione della libertà di movimento, al punto da non poter porre in essere le manovre necessarie ai fini di una guida sicura o, più ingenerale, da non poter riportare immediatamente le mani sul volante. Dipenderà, dunque, dalle caratteristiche del caso concreto, oltre che dalla “sensibilità” di chi accerta la violazione, se elevare o meno anche la sanzione prevista dall’articolo citato.

In ogni caso, poiché ad essere sanzionato è il generico ”uso” dello smartphone alla guida, non è necessario essere fermati mentre si sta effettuando una telefonata, essendo sufficiente che lo si stia utilizzando in altra maniera (tipicamente, chattando o navigando sul web).

La riforma in cantiere da alcuni anni

La notizia della modifica del Codice della Strada ha, però, un fondo di verità, perché la sua riforma è in cantiere oramai dal 2014 e il suo contenuto prevede, effettivamente, sanzioni più severe per chi utilizza il proprio smartphone durante la guida.

Innanzitutto, sarà possibile procedere al ritiro della patente sin dalla prima violazione.

Inoltre, ma solo in caso di incidente, gli agenti intervenuti potrebbero procedere al sequestro del telefono, anche al fine di accertare se proprio il suo utilizzo sia stato alla base del sinistro stesso.

In un’ottica difensiva, tuttavia, non possono che sorgere serie perplessità circa la reale possibilità di determinare con la dovuta certezza se era realmente il guidatore, e non un passeggero, ad utilizzare “l’apparecchio radiotelefonico” al momento dell’incidente.

La proposta shock inglese

In ogni caso, tali sanzioni appaiono ben poca cosa se rapportate alla proposta che potrebbe essere formulata dal Ministro dei Trasporti inglese, Chris Grayling, secondo la quale chi provocherà la morte di un’altra persona a seguito di un sinistro stradale cagionato proprio dall’utilizzo del telefono alla guida, rischierebbe di essere sanzionato, addirittura, con l’ergastolo.

In Italia si testa il telelaser

In Italia, nel frattempo, senza voler arrivare ad un simile inasprimento delle sanzioni, si sta testando un nuovo strumento per la rilevazione a distanza delle infrazioni degli automobilisti: il telelaser trucam, attraverso il quale sarà possibile, grazie all’utilizzo di telecamere ad alta definizione, monitorare non solo la velocità mantenuta dai veicoli, ma anche il rispetto di altre regole, tra le quali l’utilizzo delle cinture di sicurezza e, ovviamente, l’utilizzo dei telefoni da parte del conducente.

Avv. Lorena Steri

Studio Legale Franzetta Dassano